Paolo Siniscalco ripercorre il processo attraverso cui si è compiuta la diffusione del cristianesimo nell'area geopolitica dell'Impero romano. Un processo in cui si distinguono nettamente due fasi: una prima che va da Gesù a Costantino, ossia dal tempo nel quale un piccolo drappello di giudei, riconoscendo in Gesù il Messia annunciato dai Profeti, si muove da Gerusalemme per farne conoscere il messaggio, fino al momento in cui un imperatore pagano dichiara il suo favore verso il nuovo movimento, con atti che avranno immense e durevoli conseguenze, e non solo sul piano religioso. Con la seconda decade del IV secolo si apre una nuova fase distinta dall'affermazione sempre più rapida del cristianesimo che, tuttavia, si deve confrontare con gravi problemi interni - creati da controversie dottrinali e disciplinari - e con drammatiche situazioni esterne - come le grandi migrazioni dei popoli dell'Est e del Nord che giungono fino alle rive mediterranee. Vicende che costituiscono la preistoria dell'Europa, analizzate in questo libro fino al secolo VII, tempo in cui, convenzionalmente, si pone il termine dell'età tardo-antica, segnata dalla caratterizzazione ormai netta delle Chiese orientali rispetto alle occidentali e dall'incombente conquista dell'Islam di una parte significativa dell'Impero romano-cristiano, a cominciare dalla Palestina.