Luglio 1943, operazione Husky. Da due settimane gli alleati sono sbarcati in una Sicilia stremata dalla guerra. Il tenente dell'esercito americano, Frank Saintgeorge, combatte sulle spiagge infuocate e sulle colline dell'entroterra, in un territorio arido e polveroso ben diverso dall'isola meravigliosa che gli descriveva suo padre Benedict: palermitano di origini, rifugiatosi a New York per sfuggire a misteriosi eventi. Durante una ricognizione nei pressi di Troina, Frank viene gravemente ferito e trasferito in ospedale proprio a Palermo, dove entra in contatto con le miserie e gli splendori della Sicilia durante il periodo bellico, partecipando al dramma di una terra dolente, straziata dai bombardamenti alleati. Durante la convalescenza conosce la giovane Lucia, che fa l'architetto con grande passione e lo guida in un'atmosfera surreale, alla scoperta dell'anima contradittoria e intima della città, mostrandogli il fulgore dei suoi monumenti e accompagnandolo lungo la ricerca delle radici e dei segreti della sua famiglia. Pasquale Morana ci proietta in una storia coinvolgente ed emozionante, scandita dall'orrore della guerra e dall'amore, da distanze e riavvicinamenti, da compromessi e rivelazioni. Il lettore viaggerà tra le montagne del Trentino durante la Grande guerra, in una New York custode di sogni e speranze e in una Sicilia dipinta come un incantevole giardino di cedri, ma i cui frutti sanno essere amari.