A una dozzina di anni di distanza dalla legge n.142 del 1990 sulle Autonomie locali l'autrice esamina il cambiamento qualitativo verificatosi a Genova in rapporto all'uso del tempo e alle trasformazioni urbane e soprattutto in rapporto alla storia più recente della città, che rivela tracce pesanti della deindustrializzazione, che è da sempre legata alle alterne vicende del porto e che è segnata dalla transizione da una condizione industriale a una postindustriale e dai sintomi ambigui della 'modernità radicale'.