Lo straordinario successo delle teorie sulla diffusione dei diritti umani come fattore unificante e omogeneizzante degli ordinamenti giuridici a livello globale va discusso alla luce delle tendenze del diritto internazionale ad assecondare forme e strutture tipiche del diritto costituzionale e degli ordinamenti domestici ad agevolare la conformazione degli standard di tutela dei diritti a principi consolidatisi a livello sovranazionale. Nel nuovo millennio, tuttavia, si sono moltiplicate le critiche di varia matrice rivolte alla pretesa universalizzante della teoria dei diritti umani. L'idea-forza del XX secolo pare appannarsi e perdere slancio. Gli schemi di garanzia elaborati dal costituzionalismo nella propria evoluzione storica sono esposti a difficili sfide. Abbassare la guardia, accantonare uno storico fattore trasformativo collaudato dalla Western legal culture e sperimentato con successo in molti altri contesti non è una buona strategia. La sfida per le libertà cambia forme e dimensione spazio-temporale, ma non può arrestarsi.