Nel 1997 Allen Carr si rese conto che l'aiuto che il suo metodo poteva dare non era ristretto al solo tabagismo. Scrisse allora "Easyweigh to lose weight". In questo testo Allen Carr applica ai problemi alimentari la stessa logica e buon senso che gli hanno permesso di aiutare milioni di persone in tutto il mondo a smettere di fumare. Mostrando come lasciare alle spalle divieti e obblighi, noiosi conteggi ed esercizi, capitolo dopo capitolo guida il lettore, con semplici principi per alimentarsi in modo sano, alla scoperta di un metodo per star meglio con se stesso e perdere definitivamente quei chili di troppo.
È uno specchietto per le allodole, è un libro costruito sul niente, è l'illusione nel rivelarti segreti stupidi e fuori luogo.
Stiamo parlando di un autore americano, nella cui patria l'alimentazione è completamente differente dalla nostra. Questo è uno dei punti fondamentali che ti impone una lettura distaccata sin dalla prima pagina.
Pagine che continuano, una dopo l'altra, a infonderti speranza, fiducia, in un metodo rivoluzionario per perdere peso che solo dopo un sacco di parole a vuoto viene spiattellato al lettore così, nella sua cruda inconsistenza.
Baggianate, ecco cosa sono.
Non sono una dietista, né una nutrizionista, ma anche il più ignorante degli italiani mangerebbe meglio rispetto al regime che Carr definisce come quello da adottare per rinascere magri, anzi, come quello che ogni uomo, istintivamente, dalla nascita, è destinato a seguire.
Sono felice di aver letto questa stupidata solo DOPO aver perso DAVVERO più di un terzo dei chili che peso attualmente, perché probabilmente sarei finita -depressa a livelli inverosimili- in una clinica psichiatrica.
deaelisa - 15/10/2013 16:56