In un'analisi comparativa dei due romanzi "Il gattopardo" e "Il giardino dei Finzi-Contini", la studiosa Sophie Nezri-Dufour ha analizzato le innumerevoli similitudini che esistono tra i due romanzi: ambedue, fondati in una dimensione inizialmente storicistica, dipingono un ceto sul punto di scomparire, travolto da una Storia che lo considera ormai inutile. Appaiono nelle due vicende personaggi aristocratici, esteti, intellettuali, creature raffinate ma superate o decadenti, legate a un universo in cui si coltiva l'amore dell'arte, del bello, della cultura e il disimpegno politico, in una dimora principesca e labirintica, e in un giardino insieme splendido e mortifero, in cui il tempo sembra essersi fermato. L'onnipresenza della morte che si nasconde dietro rituali fissi, banchetti, feste, annuncia in entrambi i casi la scomparsa di comunità una volta prestigiose ma ormai quasi fantasmatiche, spossessate del loro ruolo storico e sociale.