Cesare è un bambino come tanti. Vive in una famiglia amorevole e agiata, ben inserita nella vita civile e ordinata di una bella città italiana, Ferrara. Va a scuola, gioca con gli amichetti ai giardini, si diverte con il fratellino più piccolo. Insomma, la sua vita scorre serena e tranquilla. Fino al giorno in cui, leggendo il giornale "dei grandi", scopre che la comunità a cui appartiene, quella ebraica, è stata messa al bando dallo Stato in cui vive. Gradatamente, quelli che all'inizio sembrano solo ingiusti, benché minacciosi, provvedimenti discriminatori, si rivelano per ciò che sono: leggi terribili che obbligano Cesare, la sua famiglia, e tutti coloro che, come loro, sono ebrei, a vivere nell'ombra, in fuga costante, rinunciando a tutto: alla propria città, alla propria casa, al proprio nome, alla propria identità, pur di rimanere in vita e evitare l'arresto, il carcere e la deportazione. Il racconto intenso e autentico di un passato ancora molto vicino che a nessuno deve essere permesso di dimenticare e negare. La storia di un bambino travolto dalla Storia, ma deciso a resistere all'ingiustizia, alla paura e alla violenza, e a lottare per la propria felicità. Età di lettura: da 10 anni.
Egregio sig.Cesare, sono madre di un ragazzino di dodici e una bimba di otto anni. Ho letto quel piccolo libricino "F...di Finzi Cesare" che ha portato a casa mio figlio Michael, dopo averla incontrata insieme alla sua classe. Due anni fa per le vacanze estive abbiamo scelto di visitare Mauthausen e Auschwitz insieme a Michael e le dico che una notte ho avuto gli incubi.Le scrivo non per dirle quanta incredulità c'è nei confronti dell'orrore che voi ebrei avete subito, ma per ringraziarla di cuore per avere ancora la voglia e la forza di parlare dell'accaduto con i nostri figli.Quello che lei può raccontar loro è di gran lunga più importante di qualsiasi altra materia scolastica perchè è vita vera, e la mia unica speranza è che i nostri figli crescano, indipendentemente dall'idea religiosa, politica o sessuale, nel rispetto e amore per l'altrui essere. Solo con persone come lei e con il suo impegno questo può avvenire. Un grazie dal profondo del cuore da una mamma anche a nome di mio marito. Micaela
Anonimo - 03/02/2010 09:41