"Il grande ascensore di cristallo" è il seguito de "La fabbrica di cioccolato", ma anche un incredibile romanzo a sé stante, scatenato e sarcastico. Una presa in giro delle campagne pubblicitarie che sorgono intorno ai viaggi interplanetari, con Presidenti infantili devoti alla loro Tata e Alberghi Spaziali infestati da malefiche uova: i Cnidi Vermicolosi. E per ogni circostanza il signor Wonka, proprietario della fabbrica, ha una trovata, una battuta, una stupefacente soluzione: un po' prestigiatore, un po' clown, un po' filosofo. Così come doveva essere Roald Dahl. Età di lettura: da 7 anni.
La storia prende avvio esattamente nel punto in cui si conclude "La Fabbrica di Cioccolato".
È una lettura piacevole, anche se non all'altezza del libro precedente; mi è piaciuta molto la seconda parte, che si svolge all'interno della Fabbrica e che riprende l'atmosfera e i toni del primo libro, invece la prima parte è secondo me un po' più lenta e meno coinvolgente.
Immancabile anche stavolta il cinismo di Willy Wonka e degli Umpa Lumpa.
Francesca Massimillo - 17/08/2021 15:21