Grazia Deledda i libri, le frasi e la biografia della grande scrittrice sarda
Il 28 settembre 1871 nasceva Grazia Deledda, una delle più grandi scrittrici e romanziere della storia dell'Italia moderna. Centocinquanta anni di un'autrice originale e apprezzata in tutto il mondo, tanto da essere insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1926. Fu la seconda donna a ricevere il premio più importante per la scrittura, dopo la svedese Selma Lagerlöf.
Grazia Deledda ha pubblicato decine di romanzi, poesie e raccolte dei suoi scritti, che ancora oggi vengono insegnati nelle scuole e vengono annoverati tra i più significativi per le tematiche della diversità, della crescita e del territorio. Il suo libro più celebre è certamente Canne al vento, uscito nel 1913, un racconto che esplora i temi della fragilità umana e del dolore esistenziale.
In questa pagina, riscopriamo la vita e le grandi opere di Grazia Deledda, festeggiando 150 anni di cultura del nostro Paese.
Grazia Deledda: la biografia e la storia della scrittrice sarda
Grazia Deledda nasce a Nuoro, in Sardegna, il 28 settembre 1871, in una famiglia benestante della classe media. Il padre si dilettava nella poesia a livello amatoriale, era un imprenditore e un politico locale, Sindaco della cittadina sarda. La formazione di Deledda fu ampia e variegata, dalla letteratura alle altre discipline. Fin da piccola, tuttavia, dovette confrontarsi con alcune disgrazie familiari, dalla morte prematura del padre a quella della sorellina, passando per l'arresto di uno tra i fratelli.
Dall'età dei diciassette anni, nel 1888, Grazia Deledda iniziò ad essere pubblicata su alcune riviste locali e nazionali con poesie e brevi racconti. In poco tempo, la sua fama tra letterati e intellettuali crebbe, e Deledda si dedicò ai romanzi. Sposatasi nel 1900, si trasferì a Roma e pubblicò negli anni successivi decine di opere teatrali e romanzi di ottimo successo, come L'edera e Canne al vento, che indubbiamente rappresenta il suo libro di maggior successo, studiato nelle scuole e che le valse più avanti il prestigioso Premio Nobel per la Letteratura. Ottenne il riconoscimento nel 1926, per la sua potenza di scrittrice, la seconda donna (e la prima italiana) a vincerlo.
Morì di tumore al seno nel 1936, a 65 anni, il 15 agosto.
Canne al vento, il capolavoro di Grazia Deledda
Uscito per la prima volta a puntate nel 1913 sulla rivista milanese L'Illustrazione Italiana, si tratta del capolavoro per eccellenza della scrittrice Grazia Deledda. Canne al vento è alla base della motivazione che spinse la giuria del Premio Nobel per la Letteratura ad assegnare l'ambizioso riconoscimento all'autrice sarda. In una Sardegna rurale del primo Novecento, un padre di famiglia viene ritrovato misteriosamente senza vita. Si tratta di un atroce delitto o di uno sfortunato incidente? Nel libro, con un meccanismo anacronico, viene ripercorsa la vicenda, in cui si intrecciano la misera condizione femminile, il destino, la fragilità umana e l'ambizione.
Cenere, il romanzo giovanile
Scritto nel 1904, si tratta di uno dei primi romanzi dell'autrice, che pubblicò per Nuova Antologia. Anche in questo libro, la Sardegna e le sue impervie terre sono protagoniste in una vicenda che intreccia destini beffardi e passioni umani. C'è la storia di una donna tradita, quella di un uomo crudele e infine quella di un figlio che si ritrova in una vita poco desiderata. Un romanzo di passioni, che sono alla base delle nostre vite.
La madre, il racconto di una Deledda atipica
Amatissimo da David Herbert Lawrence, il celebre scrittore e drammaturgo britannico, La madre è uno degli scritti più atipici di Grazia Deledda. Si tratta di un romanzo psicologico, che indaga e scava nei pensieri e nei desideri che risiedono nell'animo umano. La riflessione è quella del celibato ecclesiastico, naturalmente nei luoghi sardi tanto cari alla scrittrice. Un giovane sacerdote incontra una donna affascinante, da cui è suo malgrado attratto. Una tortura psicologica, che mette a dura prova il ragazzo.
Elias Portolu, il romanzo sulla nuova vita
Inconfondibilmente sardo già dal nome del protagonista, Elias Portolu è il racconto di un uomo che ricomincia una nuova vita dopo un periodo di detenzione. Un nuovo amore, la nascita di un figlio e la decisione di farsi sacerdote sono le grandi sfide che Elias dovrà affrontare, lontano dalla sua famiglia e dai luoghi dell'infanzia. Un romanzo tortuoso, che nacque alle stampe nel 1903 ma fu pesantemente revisionato anni dopo da Grazia Deledda, alla continua ricerca di nuovi dettagli e della perfezione.
La raccolta dei racconti sardi
In questa raccolta del 2020 di Catartica Edizioni, con la prefazione di Francesco Casula, si ritrovano decine di racconti e brevi scritti che Grazia Deledda pubblicò in riviste e antologie nei primi anni della sua produzione letteraria. Un ottimo modo per riscoprire la genuinità nella parola della grande autrice sarda.
Romanzi e grandi storie di Grazia Deledda Tutti
Dalla raccolta completa degli scritti del Premio Nobel per la Letteratura, Grazia Deledda (uscito nel 1981 per Mondadori), ai romanzi grandemente apprezzati dell'autrice, come L'edera e Cosima.
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