I nomi che diamo alle cose
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Il mondo ha conosciuto Iride Bandini - la migliore scrittrice di libri per l’infanzia - come una donna impossibile. Il figlio Gregorio la definisce un mostro. Anna, editor freelance, l’ha incontrata anni prima in occasione di una lunga intervista e ora, all’apertura del suo testamento, scopre che le ha lasciato una casa sul lago. Allettata dall’idea di cambiare vita, Anna decide di partire.
Ad attenderla, troverà un intero microcosmo di vite e, a poco a poco, ne scoprirà i segreti: quelli di Gregorio, "figlio senza talento di una donna che ne ha avuto troppo", e di Zeno, figlio di Umile, la segretaria che con Iride ha condiviso ben più del suo lavoro di scrittrice.
Metterà a nudo i grovigli della propria vita sentimentale e scoprirà infine, in un fascio inediti della scrittrice, il lampo di una dolorosa consapevolezza: "La bontà non si impara, però si può osservarla, ascoltarla, riconoscerla, e provare il dispiacere di non possederla". Un’opera avvolgente e luminosa, il secondo, convincente romanzo "per adulti" dopo Tentativi di botanica degli affetti.
«La Masini ha scritto un libro elegante e delicato». Sette
«Masini rivela il suo talento nell’esplorare quello che si nasconde nelle vicende apparentemente nitide di grandi, ramificate famiglie». La Stampa
«Un romanzo che fiorisce di storie, confidenze, confessioni, segreti, epistole, persino favole per bambini». Corriere della Sera
Beatrice Masini, nata a Milano, è giornalista, traduttrice, editor, è autrice storie e romanzi per bambini e ragazzi. Il suo Tentativi di botanica degli affetti, primo romanzo per adulti, ha vinto il "Premio Selezione Campiello", il "Premio Alessandro Manzoni" e il "Premio Viadana". Già uscito in Francia, sarà pubblicato anche in Spagna e Gran Bretagna.
Editore
Formato
Edizione Bookclub
Pubblicato
01-05-2016
Pagine
216
ISBN
8022264838016
Lingua
Italiano