Il conflitto tra il cristianesimo primitivo e la civiltà antica
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Fu totale lo scontro fra la civiltà antica, greca o romana, e il cristianesimo primitivo. Nei primi secoli della nostra epoca, conflissero due concezioni del mondo totalmente differenti. La saggezza ellenica poneva il fine della vita umana nella conoscenza, fondando così la logica, la rivoluzione cristiana considerò la sete di conoscenza tipica degli antichi come una vana curiosità. L'apostolo Paolo affermò: "Ciò che è stoltezza nel mondo, Dio l'ha scelto per confondere i sapienti...". L'imperatore Giuliano contrappose: "L'unica cosa saggia è la saggezza". Il greco difendeva sempre la propria città e le proprie tradizioni, il cristiano era un credente e non un cittadino. La terra era considerata un luogo di passaggio, senza legami e riferimenti culturali. In ogni settore, i due mondi erano opposti e si contrastavano. Gli antichi valori venivano combattuti e trasmutati. Dal punto di vista cristiano era più importante la semplicità della mente che l'inquietudine del pensiero, la povertà della ricchezza, la meditazione che la volontà di intraprendere. La civiltà antica ha cercato di eroicizzare l'esistenza. Il cristianesimo ha cercato solo di santificarlo. Prefazione di Alain de Benoist.
Genere
Editore
Collana
Formato
Brossura
Pubblicato
08-02-2022
Pagine
190
ISBN
9788831447140
Edizione
001
Audience
Generale/Adulti
Lingua
Italiano
Volumi
1