Il libro ricostruisce le vicende di tre generazioni della famiglia Bergallo, attiva in Liguria nella costruzione di orologi da torre dalla seconda metà dell'Ottocento agli anni Ottanta del Novecento. A partire dall'invio nel 1934 di un orologio nella Patagonia argentina - lungo la rotta oceanica seguita tra Diciannovesimo e Ventesimo secolo da numerosi italiani - prende forma in queste pagine una storia locale, familiare e professionale che si intreccia ai grandi eventi separatori dell'età contemporanea, come migrazioni e guerre. Oltre a centinaia di macchine del tempo, collocate in prevalenza su torri civiche e campanili dell'Italia nord-occidentale, i Bergallo hanno lasciato un cospicuo patrimonio archivistico costituito da documenti di lavoro e privati: registri contabili, carteggi con clienti e fornitori, agende di appunti e misure, ma anche libri di famiglia, epistolari, diari personali e memorie capaci di creare una fitta trama narrativa.