I temi della folla nell'estrema varietà dei suoi comportamenti, del 'popolo' democratico, della sua leadership, attraversano tutta la storia degli Stati Uniti d'America. Negli ultimi decenni dell'Ottocento, lo sviluppo della società urbano-industriale e il disordinato afflusso di milioni di immigrati imposero la ridefinizione di queste importanti categorie nel discorso pubblico americano. Rielaborando le teorie europee sulla psicologia della folla e le teorie razziali allora in voga, gli scienziati sociali si proposero di rendere intellegibile la natura dei fenomeni di massa, distinguendo l'irrazionalità della folla, fino alle manifestazioni più estreme dei linciaggi, dalla razionalità del 'pubblico' democratico. Nel periodo tra le due guerre emersero nuovi interrogativi sulla compatibilità tra lo sviluppo di tecniche sempre più sofisticate di condizionamento dei gusti e delle mentalità e le tradizionali concezioni di democrazia. Negli anni della Grande Depressione, con il profilarsi delle dittature europee e della contrapposizione democrazie/dittature, tale dibattito acquistò una dimensione internazionale e mantiene tuttora una forte pregnanza politica.