Giorgio Faletti

Giorgio Faletti è nato ad Asti il 25 novembre 1950.

Si laurea in Giurisprudenza ma la strada del lavoro in uno studio legale gli sta stretta e decide quindi di intraprendere la via dello spettacolo.

Il suo carattere istrionico e il suo carisma lo conducono dapprima nel mondo della pubblicità e successivamente a quello del cabaret. Il locale dove trova immediatamente spazio come artista è il "Derby" di Milano. Si tratta di un luogo in cui si ritrovano tutti gli artisti emergenti di quegli anni: da Diego Abatantuono a Teo Teocoli, da Massimo Boldi a Paolo Rossi e Francesco Salvi (che diventerà suo collega nel programma tv Drive in).

Nel 1982 debutta in tv con la trasmissione Pronto Raffaella condotto da Raffaella Carrà, per poi continuare su Antenna 3 Lombardia con Il guazzabuglio al fianco di Teo Teocoli per la regia di Beppe Recchia. Sempre con Recchia troverà posto nel 1985 in Drive in.

Faletti si fa riconoscere immediatamente grazie ai suoi personaggi carismatici e divertenti: dal Testimone di Bagnacavallo a Carlino (famoso per il tormentone sul "giumbotto"), dal Cabarettista Mascherato a Suor Daliso. Tra i più amati c'è il personaggio di Vito Catozzo, con la sua parlata indimenticabile e le sue parole inventate, o ancora Emilio o Franco Tamburino l'improbabile stilista di Abbiategrasso.

Collabora come autore scrivendo testi per altri comici, cosa che lo porterà ben presto alla carriera letteraria perché la scrittura e la struttura dei personaggi per i suoi gialli avranno la stessa composizione.

Si dedicherà anche alla musica, in seguito a una operazione al ginocchio che lo costringerà all'immobilità per un paio di mesi. Inizia l'attività di cantautore che sfocia nel primo album Disperato ma non serio dal cui brano di punta Ulula. Da questo successo Faletti si dedica al cantautorato e scrive canzoni per Mina, Fiordaliso, Gigliola Cinquetti, oltre ad una fortunata collaborazione con Angelo Branduardi.

Partecipa al Festival di Sanremo del 1994 con Signor tenente testo che commuove sia il grande pubblico che quello della critica che gli attribuisce il Premio della Critica, classificandosi secondo. L'anno successivo torna sul palco con L'assurdo mestiere. Il cd vincerà il Premio Rino Gaetano per la parte letteraria delle canzoni.

Il debutto letterario arriva con i suoi personaggi televisivi, si tratta del libro Porco mondo che ciò sotto i piedi edito da Baldini e Castoldi, dove racconta episodi di Vito Catozzo.

Il suo successo come scrittore ci rivela un'altra inaspettata caratteristica di Faletti: l'essere un autore camaleontico che riesce a portare in Italia un genere che in quegli anni era prettamente made in USA. Si tratta del thriller e Faletti debutta con il libro che diventerà il suo best seller (oltre 1 milione e trecentomila): Io uccido.

Faletti diventa un caso letterario, iniziano quindi a uscire altri thriller come Niente di vero tranne gli occhi del 2004, Fuori da un evidente destino del 2006, Pochi inutili nascondigli del 2006.

Negli ultimi anni scopre un tumore polmonare che lo portano a svolgere alcune cure in America.

Nel 2014 torna in Italia dove si spegne all'età di 63 anni il 14 luglio 2014 a Torino.