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Perché dobbiamo dormire? Perché trascorriamo un terzo della nostra vita in una condizione passiva, improduttiva, del tutto indifesi? Nessuno è mai riuscito a dare una risposta definitiva a un mistero che, dai Greci in poi, ha sempre affascinato uomini di scienza e pensatori. "Probabilmente è la più grande questione ancora aperta della biologia", ha affermato uno studioso. Questo libro è un viaggio straordinario nel lato inconscio della notte. Con un linguaggio accessibile anche ai non specialisti, l'autore affronta l'argomento nei suoi molteplici aspetti, con particolare riguardo alle scoperte più recenti della ricerca scientifica e alle conseguenze di ordine anche sociale che lo stress legato alle odierne abitudini di vita ha sul sonno e sui disturbi ad esso associati. Peter Spork compie una disamina dei maggiori contributi che nel corso dei secoli la medicina ha dato indagando il pianeta sonno (scopriamo, ad esempio, che anche gli insetti dormono, ma per cicli di pochi minuti). Si sofferma inoltre su quanto il sonno sia necessario (non dormire a sufficienza può provocare danni permanenti al cervello), proponendo un decalogo di comportamento per poter scivolare dolcemente nel mondo dei sogni. Tratta infine dell'attività del cervello mentre dormiamo, evidenziando come esso elabori molte delle informazioni ed esperienze acquisite nella giornata appena trascorsa. Solo il sonno, infatti, ci permette di dare un senso al nostro presente sullo sfondo del passato. In altri termini: senza sonno non c'è coscienza.
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