Il sistema sanitario è complicato? No. Nulla è complicato in natura. Se questo sistema lo è, significa che si è allontanato dalla sua essenza, dalla sua ragion d'essere. Motivo in più per riprenderlo in mano. "Contrariamente a quello che si potrebbe supporre, "La mafia della sanità" non si limita a denunciare la malattia del cosiddetto sistema sanitario, ma si sforza di suggerire un rimedio che agisca in profondità. Per fare ciò, va alla ricerca dell'autorità suprema, l'essenza stessa del sistema. E qual è? Il paziente, l'anima sanitaria. Niente malati, niente sistema sanitario; niente anima sanitaria, niente corpo medico". L'autrice - medico e fondatrice di cliniche, imprenditrice e giornalista - spiega come vanno le cose in campo sanitario. Chi controlla il sistema e a vantaggio di chi? Ancora una volta la pratica si è rivelata ben diversa dagli insegnamenti accademici e grazie ad essa puoi scoprire le sottigliezze della mafia sanitaria e trovare le risposte alle tue (e nostre) domande. Perché il nostro stato di salute si deteriora costantemente? Perché le cure mediche costano così tanto? Perché non cambia niente nel sistema sanitario se sono tutti insoddisfatti? Chi ne trae veramente vantaggio? I giochi di potere, gli enormi interessi economici dell'industria farmaceutica vengono analizzati con lucidità e vengono fornite anche le motivazioni per le quali il mondo sanitario è caratterizzato da costi eccessivi, dall'impossibilità di controllo da parte degli utenti e da un numero di patologie in continuo aumento. Moltissimi suggerimenti per evitare le trappole del sistema sanitario.
Ghislaine Lanctôt, dopo avere esercitato la professione medica per oltre venticinque anni, descrive la realtà del sistema sanitario occidentale non solo da un punto di vista “scientifico”, ma anche etico-filosofico e spirituale.
AIDS, cancro, vaccinazioni, malattie causate dalla medicina vengono affrontati e descritti secondo un’ottica smaliziata che, grazie alla posizione di osservatrice privilegiata dell’autrice, permette di mostrarli per quello che sono realmente.
«Ho studiato medicina e per parecchi anni ho creduto di essere sulla buona strada, ma poi la realtà mi ha dimostrato il contrario: fatti ed eventi, pensieri ed emozioni, intuizioni invisibili e impalpabili hanno boicottato fin dall’inizio il mio rigoroso lavoro scientifico».