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La mafia uccide d'estate. Cosa significa fare il ministro della Giustizia in Italia

Angelino Alfano
pubblicato da Mondadori

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Il 9 maggio 2008 Angelino Alfano fa il suo ingresso a via Arenula in qualità di ministro della Giustizia del nuovo governo Berlusconi. E subito si trova coinvolto nella serie di commemorazioni delle tante persone - magistrati, preti, medici, politici, giornalisti, membri delle forze dell'ordine - cadute durante la loro eroica e implacabile lotta contro la mafia: in maggio Giovanni Falcone; in luglio Paolo Borsellino, Boris Giuliano e Rocco Chinnici; in agosto Ninni Cassarà; a settembre Carlo Alberto Dalla Chiesa, Pino Puglisi, Mauro De Mauro e Rosario Livatino... Uccisi in anni diversi, ma sempre, curiosamente, nel corso della più lunga e calda stagione del Meridione italiano. "La mafia uccide d'estate" è l'autobiografia politica di un "antimafioso siciliano berlusconiano" e il racconto di un percorso che culmina nel triennio da Guardasigilli dedicato a fronteggiare tre grandi emergenze: la mafia, la lentezza dei processi e il sovraffollamento delle carceri. In questo libro, Alfano spiega come, attraverso gli strumenti della giustizia, anche la politica ha contribuito a combattere la criminalità organizzata, e ricorda quali azioni il suo ministero ha intrapreso per rendere efficiente il nostro sistema giudiziario e per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. E, in particolare, si sofferma sul tentativo di attuare una riforma costituzionale della giustizia volta a favorire un armistizio tra politica e magistratura (il cosiddetto Lodo Alfano).

Dettagli down

Generi Politica e Società » Politica e Istituzioni » Governo centrale » Servizi sociali e Criminologia » Criminalità organizzata , Storia e Biografie » Biografie Diari e Memorie » Personaggi storici, politici e militari

Editore Mondadori

Collana Saggi

Formato Rilegato

Pubblicato 07/11/2011

Pagine 356

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788804614227

7 recensioni dei lettori  media voto 5  su  5
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La mafia uccide d'estate. Cosa significa fare il ministro della Giustizia in Italia mariateresabove

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voto 5 su 5 Ho letto il libro dell'onorevole Angelino Alfano. Non è solo un libro ma condivisione di valori.
La mafia uccide d'estate. Cosa significa fare il ministro della Giustizia in Italia

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voto 0 su 5 Ho acquistato il libro pur con qualche perplessità, spazzate via da una lettura interessante e piacevole, ma soprattutto utile a comprendere ancora meglio i problemi che affliggono il funzionamento della giustizia e a non dimenticare la stagione delle stragi di mafia
La mafia uccide d'estate. Cosa significa fare il ministro della Giustizia in Italia

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voto 4 su 5 Pur avendo preso in mano il libro con una dose di scetticismo mi sono ricreduto dopo una piacevole lettura. Si tratta di un libro genuino, rara dote per un libro scritto da un uomo politico nel pieno della propria attività e carriera. Ho apprezzato, soprattutto, la franchezza e i toni sempre civili delle pagine in cui ricorda la propria lotta contro la casta dei magistrati. Godibile e sincero
La mafia uccide d'estate. Cosa significa fare il ministro della Giustizia in Italia

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voto 0 su 5 Non vedo l'ora di leggere il libro di Alfano.
La mafia uccide d'estate. Cosa significa fare il ministro della Giustizia in Italia

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voto 0 su 5 Ottimo lavoro
La mafia uccide d'estate. Cosa significa fare il ministro della Giustizia in Italia

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voto 0 su 5 Lo definirei un libro sincero. Piacevole e dalla lettura scorrevole, ma soprattutto sincero! Un pregio quasi straordinario per essere stato scritto da un politico.Complimenti per l'esordio
La mafia uccide d'estate. Cosa significa fare il ministro della Giustizia in Italia

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voto 0 su 5 Un buon libro si può comprare per tanti motivi. Io ho comprato "La mafia uccide d'estate" per la curiosità di vedere come Alfano trattava certe materie che lo riguardavano da vicino, come ad esempio il lodo che porta il suo nome. Dalle pagine del libro emerge con linearità il tentativo di operare una tregua tra politica e giustizia degna di un paese civile. Ho molto apprezzato il tentativo, purtroppo non riuscito, di contrastare i corporativismi che danneggiano il nostro paese. Bene la mediazione civile e la responsabilità civile anche per i magistrati. Da ultimo, tutto l'orgoglio per i successi contro la criminalità organizzata che Alfano considera risultati non solo del governo, ma di tutto lo stato italiano. Vi consiglio vivamente di leggerlo, ne vale la pena.
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