"Un conto è guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler vedere." Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come "alunna di razza ebraica", viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa "invisibile" agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il recente passato né di ascoltarla. Dopo trent'anni di silenzio, una drammatica depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità ebraica a lungo rimossa. "Scegliere di raccontare è stato come accogliere nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea". Enrico Mentana raccoglie le memorie di una testimone d'eccezione in un libro crudo e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l'adorato papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazie all'amore del marito Alfredo e ai tre figli.
La memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah
Veruska Meregalli - 07/02/2019 14:33
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"Viaggio senza ritorno" di Alberto Angela in televisione(12 ott 2018), ha presentato la testimonianza di vittime della shoah: Liliana Segre e Sami Modiano, Leggendo qua e la' le recensioni ero indecisa se prendere uno o l'altro libro. Alla fine ho scelto Liliana Segre. Il libro è scritto da Enrico Mentana (bravissimo!) e fa parlare in prima persona Liliana. Storia toccante, emozionante,vera e da batticuore, se si pensa che è una storia vera, fa venire letteralmente i brividi! Il libro sembra finito quando Liliana viene liberata, dopo la lunga marcia della morte (pesava 32kg :-( ) e mi dico, "ecco ora siamo alla fine del libro", invece, ci si rende conto che il reinserimento di chi torna alla normalita', dopo tanti soprusi, torture, dolore non è per niente facile, soprattutto per chi, poi, ha perso tutto e tutti. Bellissimo libro letto in due serate, molto scorrevole. Lo consiglio davvero...mi ha fatto riflettere. Come dice Liliana, l'indifferenza regnava soprana tra chi (Italia compresa) ha permesso deportazione ed uccisione di milioni di persone, malati, bambini, uomini,donne.. senza parole..
Veruska Meregalli - 07/02/2019 14:33