Nel segno dell'esilio. Riflessioni, letture e altri saggi
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Critico letterario, musicista, militante palestinese, Said sfugge a ogni tentativo di classificazione: un intellettuale la cui influenza è ben lontana dall'essere confinata al mondo accademico. "Nel segno dell'esilio" rispecchia questa sua versatilità. È una raccolta di quarantasei saggi, scelti da Said stesso e scritti tra il 1970 e il 2000, su una sorprendente varietà di argomenti: la diaspora palestinese, i ricordi di gioventù al Cairo e Alessandria (con un saggio straordinario dedicato a una famosa danzatrice del ventre), il confronto tra culture, ma anche il machismo di Hemingway e l'epica di Tarzan. E ancora: George Orwell, Giambattista Vico, Nagib Mahfuz, Joseph Conrad, Antonio Gramsci, E. M. Cioran, T. E. Lawrence, W. S. Naipaul, Eric Hobsbawm in ritratti che confermano Said come uno dei più importanti ed eleganti critici letterari del nostro tempo. Su tutti, il saggio che dà anche il titolo al libro: una riflessione profonda e intensa sull'esilio, il luogo impossibile attorno a cui ruotano la biografia e l'intero percorso intellettuale di Said, esilio che è anche il filo rosso che attraversa tutta questa raccolta di scritti, nella cui ricchezza e magnificenza l'elemento biografico e quello generale, il personale e il politico sembrano ricomporsi.
Editore
Collana
Formato
Brossura
Pubblicato
30-05-2008
Pagine
651
ISBN
9788807104091
Edizione
001
Tomo
603
Lingua originale
Inglese
Lingua
Italiano
Traduttori
Volumi
1