Un freddo arido, penetrante in quella notte d'inverno, dove la frescura della pioggia si sentiva nell'aria. Il crepuscolo era gelido e luminoso. Al sorger della luna, il cui chiarore s'insinuava fin dentro gli angoli più bui del quartiere, il giovane Lorenzo, con il suo vespino giallo fiammante, infastidiva il silenzio della notte. Alle venti e trenta di quella sera, tra la luna e il freddo pungente, si era lasciato con Alice. La sua ragazza, compagna di classe e di attimi indimenticabili. Il vespino giallo di Lorenzo raggiunse l'ultimo incrocio, svoltò, ed entrò nel quartiere di Ortigia. Alzò gli occhi sul palazzo davanti a sé. Nel punto che lui sapeva, la finestra del salone era ancora accesa. Suo padre, il tenente Fiorenzo Schininà, doveva essere davanti alla Tv, a quell'ora davano il posticipo tra Milan e Juventus! Intanto, a Siracusa, era giunta un'avvenente giudice donna che ben presto sconvolgerà modi e luoghi comuni. Succederà qualcosa d'inquietante e d'imprevisto, dove i sani sentimenti risveglieranno forti emozioni.