Opera al bianco. San Nicola da Myra a Bari
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La "traslatio" delle spoglie e delle reliquie dei santi dall'Asia Minore, oltre alle ragioni più intime ed esoteriche, fu un tipo d'impresa nel quale si strinsero i giochi tra le prerogative secolari della Chiesa e l'affermarsi delle Città italiane. Attorno a esso, si delinea un immaginario eroico, caratteristico e molto influente nei decenni che precedettero la prima crociata. Ma i sessantadue baresi che nel 1087 si spinsero nell'audace impresa della "traslatio" delle reliquie di san Nicola non immaginavano certo di arrivare a tanto: insieme ad alcune pergamene nascoste con la salma, esse furono la chiave per la riconciliazione delle Chiese nella complicata situazione post scismatica, e quando ancora essi dovevano ancora portare a termine la missione e affrontare il loro tormentato viaggio di ritorno, a Bari, l'abate e poi vescovo Elia già intraprendeva con grande consapevolezza e meticolosità l'avvio dei lavori di costruzione di una basilica sul modello della geometria sacra del tempio di Salomone per accoglierle. Questo luogo sarebbe stato il centro del nuovo ecumenismo che avrebbe avuto la meglio sullo scisma, ed Elia sarà ricordato come grande maestro, il 9 maggio data riconosciuta universalmente e Bari meta di pellegrinaggio da tutto il mondo. Introduzione di Ciro Capotosto.
Editore
Collana
Formato
Brossura
Pubblicato
05-04-2017
Pagine
46
ISBN
9788875021405
Edizione
001
Lingua
Italiano
Volumi
1