La sociologia contemporanea ha le sue origini teoriche nel pensiero controrivoluzionario francese dell'Ottocento. Questa la tesi provocatoria di Spaemann, uno dei maggiori filosofi tedeschi contemporanei. Bonald, infatti, porta inconsapevolmente a compimento le logiche politiche della modernità, accettandone l'assunto fondamentale: la riduzione degli argomenti della filosofia e dell'idea di Dio alle loro funzioni sociali. Le premesse del 'nichilismo della destra', attivo alle origini dei totalitarismi del Novecento, sono già tutte presenti in questa funzionalizzazione del pensiero.