Ripamonti, lo storico della peste di Milano, divide la sua opera in cinque parti per meglio analizzare i vari aspetti di quel flagello che colpì Milano nel 1630. Parlando di peste del 1630 non si può non ricordare il capolavoro manzoniano. Questo infatti è messo in evidenza da Ermanno Paccagnini nella importante premessa titolata "Giuseppe Ripamonti tra Cusani e Manzoni", che accompagna questa nuova ristampa.