La vita non ci "riesce" come vorremmo: se, per assurdo, Dio ci proponesse una sortita comune in una bettola, consulteremmo angosciati l'agenda e gli chiederanno di ripassare fra due settimane. Se a bussare alla nostra porta fosse invece la timida e "inutile" Annina, non sapremmo nemmeno che dirle.
D'altronde, sta per concludersi il secolo dell'"essere-diligenti-in-vista-del-successo", anche se per essere davvero diligenti occorre distruggere con successo i nostri due mondi: il mondo visibile (il mondo materiale) e il mondo invisibile, cioè tutto quel che non si può comprare o dominare, insomma quel che dovrebbe rendere interessante una vita.
Con questo suo libro, Bichsel sembra rivolgere a Dio una preghiera -"facci-avere-tempo" - e agli uomini un suggerimento - smettiamo di attribuire valore alla vita solamente se si "trasforma in una biografia di successo".
Tutti i saggi di Bichsel sono dolcemente corrosivi, umanamente disincantati; sono gusci di storie che mettono in scena con sentimento, sapienza e lievità la nostra vita, toccando il cuore del lettore, lanciandogli quasi senza che se ne accorga un appello ironicamente etico.