In questo libro l'autore attraversa la periferia milanese fatta di spazi immensi, grandi semafori, colonne sonore infinite ascoltate in macchina, ed enuncia una nuova teoria della vita, una filosofia per affrontare il presente, il "minimalismo isolazionista". Dopo il rumore degli anni Novanta, e dopo il delirio dei reality, lo spazio dell'interiorità è la nostra ultima chance di rimanere umani...