Chiunque si avvicini allo studio della storia viene preso, prima o poi, da un dubbio: ma le cose saranno andate proprio come ci viene raccontato? Un dubbio più che legittimo, tanto più nella considerazione del fatto che troppo spesso la storia racconta, o ha raccontato, un incredibile numero di storie, menzogne, trasformando la realtà in qualcosa di completamente diverso. Falsi massacri, falsi pericoli, falsi personaggi sbandierati per esaltare la guerra e l'odio contro il nemico di turno; avversari resi simili a diavoli nel racconto di infinite crudeltà mai commesse ma funzionali a costruire il mostro da annientare. Fino alla creazione di eventi, fatti, notizie, commissionati da governi e gruppi di potere ad agenzie di Pubbliche Relazioni al solo scopo di inventare una realtà non vera e portare l'opinione pubblica a un'interpretazione intossicata e manipolata dell'informazione. Partendo da esempi tratti da un'attenta e scrupolosa indagine storica, evidenziata dalla ricchissima bibliografia, l'autore propone un viaggio nel tempo che, dall'Atene del VI secolo a.C. giunge fino agli attuali conflitti in Afghanistan e Iraq. Punto focale di questo percorso plurimillenario, lo strettissimo rapporto tra manipolazione della realtà, propaganda e disinformazione.
La propaganda nella storia. Strategie di potere dall'antichità ai nostri giorni
Anonimo - 25/09/2010 01:10
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Libro splendido! Notevole l'approfondimento nell'analisi di alcuni aspetti relativi all'utilizzo della propaganda nella storia, ma anche il dinamismo grazie al quale l'autore riesce a trasportare il lettore nei meandri della mistificazione storica. Un libro che non dovrebbe mancare in nessuna biblioteca e che dovrebbe essere utilizzato nelle scuole per approfondire uno studio serio, ponderato e consapevole di come sottile e spesso artificioso possa essere il confine tra storia e storiografia.
Anonimo - 25/09/2010 01:10