Nel periodo tra i più bui della recente storia algherese, italiana, europea, mondiale, l'autore ha avuto la fortuna di testimoniare il vuoto delle strade e delle piazze, la città senza rumore, in uno scenario apocalittico dove svettava l'indomita pandemia. Il fotolibro è stato realizzato in una dimensione temporale insolita, senza filtri, almeno a detta di Lucia, la bella concittadina che serve ottimi frullati al chioschetto sul lungomare Dante e medita sui drammi e sui danni del coronavirus.