In questo suo secondo libro, l'autore racconta di come alcuni anni dopo la sua opera di esordio, "A scuola dallo stregone", nel 1968, ritornò da Don Juan per riprendere il processo iniziatico che aveva interrotto. Lasciando cadere ogni difesa e abbandonandosi completamente a questa affascinante esperienza, apprende le fondamentali differenze tra "guardare", il modo consueto in cui siamo abituati a percepire la realtà, e "vedere", un procedimento più complesso grazie al quale possiamo arrivare a conoscere l'essenza delle cose, entrando in contatto con l'energia che fluisce nell'universo. L'"incontro dell'uomo con l'infinito" può avvenire in parte con l'uso delle piante sacre allucinogene, ma implica un faticoso cammino di crescita.
Una realtà separata. Nuove conversazioni con don Juan
cocabaldi - 14/10/2013 21:22
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"Un uomo di sapere è libero, non ha onore, non ha dignità, non ha famiglia, paese, ma solo la vita da vivere" don Juan
Nel 1961 un giovane antropologo si sottopone ad uno straordinario viaggio per testimoniare il mondo "parallelo" e a suo modo "fantastico" degli indiani Yaqui. Il viaggio verso questa realtà non ordinaria, un viaggio difficile e pericoloso, rappresenta la strada che un uomo deve compiere per diventare un "uomo di sapere". Ma, quando stava per entrare in quel mondo, perdendo tutto quello in cui credeva, il giovane si ritira e torna indietro. Poi nel 1968, Carlos Castaneda ritorna in Messico, da don Juan e dalle sue pratiche, in un mondo di esperienze che nesusn uomo occidentale aveva mai incontrato prima...
cocabaldi - 14/10/2013 21:22