Una generazione cresciuta "nella rete": prendendo le mosse da uno dei fenomeni tipici del nostro tempo, gli autori si interrogano sui criteri per distinguere un uso adattivo dei social e dei videogiochi da un sintomo di malessere o dipendenza. Cyberbullismo, sexting, gioco d'azzardo e, in modo particolare, ritiro sociale sono alcuni dei comportamenti analizzati in questo testo, denso di riflessioni sui motivi della loro diffusione e sulle possibili modalità di intervento. La rivoluzione digitale ha creato ambienti espressivi nei quali non solo gli adolescenti sperimentano nuove possibilità di realizzazione, ma trovano rifugio in occasione di profonde crisi evolutive, in una forma di autoricovero che esprime sia il dolore sia un tentativo di alleviarlo o superarlo. In particolare, alla luce dell'esperienza maturata negli ultimi quindici anni, gli autori inquadrano la psicodinamica del ritiro sociale, oggi la più significativa manifestazione del disagio giovanile, e presentano gli orientamenti clinici che guidano la presa in carico dell'adolescente in una prospettiva evolutiva.