Nel terzo romanzo della trilogia di Tolkien, Aragorn e i suoi amici giungono a Gondor, relitto dell'antico Regno degli Uomini: è il mondo del Bene, in piena decadenza. Mentre Frodo e Sam riprendono il difficile cammino verso Monte Fato, nelle pianure presso la capitale di Gondor si scontrano le forze del Bene e del Male. Quando il Male sembra avere il sopravvento, Frodo riesce a far cadere l'Anello nel cratere di Monte Fato. In quel momento l'Occhio malefico, che ha continuato a fissare il mondo, si chiude e una gran pace scende sulle cose. La Compagnia dell'Anello si riunisce e gli Hobbit ritornano a casa, incontrando ancora qualche traccia del Male...
Il ritorno del Re è il capitolo finale e migliore di questa incredibile trilogia. Più o meno come in Le due torri anche qui la narrazione è divisa in due parti.
Nella prima metà Sauron scaglia il suo attacco decisivo a Gondor, un attacco destinato a spezzare la volontà degli uomini.
E così Gandalf e Pipino assisteranno e parteciperanno ai preparativi e alla difesa della straordinaria Minas Tirith, la capitale di Gondor. Una città-fortezza incredibile, tanto quanto gli uomini che si riuniscono per proteggerla, una realtà abbastanza diversa da quella di Rohan.
Davanti alle sue porte si scontreranno innumerevoli popoli e creature della Terra di Mezzo, schierati da una parte o dallaltra, in una battaglia a dir poco epocale e senza tregua, preda dinnumerevoli capovolgimenti.
Ancora una volta Rohan si fa notare, sia per il ruolo del suo Re e dei suoi guerrieri in battaglia sia per laffascinante fortezza di Dunclivo. Questultima potrà apparire più semplice di Minas Tirith o del Fosso di Helm, ma è facile immaginare quale sfida possa rappresentare per un esercito invasore.
Nel frattempo Frodo e Sam si ritrovano, finalmente e purtroppo, nella terribile Mordor. Ogni attimo della marcia finale verso il Monte Fato è intenso e drammatico, ricco di momenti forti e commoventi.
Gli eventi finali, riguardo il ritorno degli hobbit nella Contea, sono una vera sorpresa. Una storia dopo la storia, molto intrigante e interessante. Da sola basta per alimentare un altro film.
Sono molti i messaggi e i valori trasmessi nelle opere di Tolkien e uno dei più importanti è quello della Provvidenza, che personalmente ritengono particolarmente presente in Il ritorno del Re.
Parlando del film è scontato e ovvio che, per quanto bello, sia nettamente inferiore al libro. Ma la cosa più curiosa sono le fastidiose modifiche apportate, in particolare riguardo al personaggio di Derethor o prima di lui Theoden e molti altri. Si può tranquillamente parlare di ossessione cinematografica contro i potenti.
Il ritorno del re. Il Signore degli anelli. 3.
Marco Fagioli - 30/05/2013 18:17
5/
5
Terzo e ultimo libro della trilogia. Come gli altri due "prende" moltissimo. Tolkien ha uno stile veramente insuperabile: leggendolo basta chiudere gli occhi per ritrovarsi in mezzo alle avventure di Frodo e compagnia!! Non lasciatevi spaventare dalla mole di pagine, vale veramente la pena di essere letto!!
Alessandro - 12/08/2018 00:09
Marco Fagioli - 30/05/2013 18:17