Il ministero papale è più di un banco di prova per le nostre acquisizioni in campo ecumenico. Esso risulta gravato da esperienze storiche che si legano alla strumentalizzazione che se ne è fatta e all'eccessivo potere di cui lo si è voluto caricare. D'altro lato, al di fuori della Chiesa cattolica si registrano pesanti esperienze che derivano proprio dalla mancanza di questo servizio universale all'unità. In ambito ecumenico si spera che il ministero petrino, esercitato in conformità al Vangelo, possa essere accolto come un dono che Dio fa allacristianità. Se tale speranza sia poi fondata dipende dalla disponibilità di tale servizio a lasciarsi riformare. Fino ad oggi si continua ad interpretare le definizioni del Concilio Vaticano I secondo uno schema che blocca la riforma che i padri del Vaticano Il intendevano avviare. Pottmeyer intende saggiare se il centralismo imperante possa realmente legittimarsi sulla base di quelle definizioni, e intende inoltre aprire ad una nuova prospettiva, quella ecumenica di comunione, in cui inquadrare il papato e le strutture giuridiche ed organizzative del suo esercizio. Un'opera che sviluppa, in modo critico ed insieme positivo, una nuova visione del papato.