Lev Tolstoj (1828-1910) non è stato soltanto il grande scrittore russo al culmine del romanzo dell'Ottocento, ma anche un originale interprete delle tradizioni etico-religiose dell'Occidente e dell'Oriente e un teorico radicale del pensiero politico. A partire dagli anni Settanta, quando una profonda crisi spirituale lo condusse a interrogarsi sul senso della vita, dedicò al militarismo, alla guerra, al diritto di proprietà privata della terra espressioni estreme della violenza del potere statale - e alla dottrina della Chiesa aspre pagine di condanna.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo