I più famosi scrittori irlandesi dagli autori contemporanei ai grandi classici della letteratura
E chi l’ha detto che in Irlanda esiste solo San Patrizio e la loro verdissima festa con leprecani e quadrifogli? I migliori autori della letteratura provengono proprio da questa terra a partire da Samuel Beckett a James Joyce, da Jonathan Swift a George Bernard Shaw.
Probabilmente le meravigliose lande che si gettano sul mare possono aver ispirato e coinvolto emotivamente questi autori che hanno saputo descrivere la propria terra e i propri abitanti.
Ma non ci dobbiamo fermare ai soli grandi autori classici, anche nella letteratura contemporanea irlandese possiamo trovare delle fervide menti e ottime penne. Alcuni esempi? Dalla romanziera Catherine Dunne che riesce a descrivere in maniera sapiente i conflitti familiari a John Boyne che ha saputo coniugare storia e romanzo.
Se vuoi qualche titolo in più o qualche autore da conoscere non ti resta che scorrere questa pagina ricca di consigli irlandesi, per passare in maniera diversa questo San Patrick’s Day.
Autori irlandesi moderni
Non mancano scrittori emergenti e attuali che riescono a narrare i propri personaggi e le proprie terre con uno sguardo totalmente nuovo e limpido.
Per chi non li conosce potrebbero sembrare dei classici autori inglesi, ma è nella prosa e nel modo di scrivere che si rivelano delle costanti proprie degli irlandesi: personaggi dal carattere forte che non si danno mai per vinti, neppure davanti alle peggiori avversità.
Da Edna O’Brien a John Baville, da Catherine Dunne a John Boyne ecco gli autori più interessanti dell’ultimo secolo.
Il club P.S. I love you di Cecelia Ahern
Dopo quindici anni da P.S. I love you, ritorna con un nuovo e travolgente capitolo la storia che ha fatto innamorare milioni di lettori nel mondo. Sette anni dopo la morte del marito Gerry, la protagonista, Holly Kennedy, sembra aver trovato finalmente un po’ di pace. Ha un nuovo lavoro, una persona speciale nella sua vita ed è decisa a guardare sempre e soltanto avanti. Quando però scopre che la storia tra lei e Gerry ha fatto nascere uno strano fan club, i vecchi ricordi tornano a tormentarla. L’unica soluzione per capire che cosa desidera veramente e ritrovare la serenità è quella di aiutare i membri del club a dire addio a coloro che amano. Holly scoprirà così il significato profondo e autentico delle parole passato, ricordo e amore. Ma soprattutto, futuro.
Dove sei, mondo bello di Sally Rooney
Alice, Eileen, Felix e Simon sono sulla soglia dei trent’anni e si chiedono se esista davvero ancora un mondo bello in cui riporre le proprie speranze. Alice è una scrittrice di successo, ma cerca l’amore su Tinder. Eilleen lavora per una rivista, ma non arriva a fine mese. Felix è un magazziniere e per sfuggire alla realtà passa tutto il suo tempo libero in birreria. Simon fa il consulente politico, è bellissimo, ma è insoddisfatto e alla continua ricerca di attenzioni. Un romanzo coinvolgente e pieno di passione, in cui le storie dei protagonisti si intrecciano tra amori, difficoltà e delusioni, affrontando temi profondi e attuali.
Ragazza di Edna O'Brien
Ragazza è un romanzo che racconta la storia di una donna estremamente forte, che dopo anni di soprusi riesce a fuggire dai suoi carnefici. Si trova nel nord della Nigeria e con sé ha il frutto della violenza, che è anche il suo più grande amore: sua figlia. Vaga nella natura selvaggia ricordano le violenze subite nel campo di addestramento dei miliziani, dove non era considerata come una donna, ma corpo, concubina alla bisogna. Adesso che ha raggiunto la libertà non sa dove andare, soprattutto teme il giudizio della sua famiglia che la vedrà arrivare con una figlia, sancendo di non essere più pura.
Il dubbio del killer di John Banville
Quirke è in vacanza con la moglie in un bel villaggio turistico in Spagna, quando l’incontro con una persona lo mette in agitazione. Quella che crede di aver visto è April Latimer, una cara amica di sua figlia. Peccato che non può essere lei perché April è stata assassinata qualche anno prima dal fratello maggiore, eppure la somiglianza è davvero forte. Quirke decide di chiedere alla figlia Phoebe di raggiungere i genitori in Spagna per comprendere meglio l’identità di questa fantomatica April. Sulle tracce di questa sosia ci sono anche altre persone con cui Quirke e la figlia dovranno interfacciarsi, e non sembrano avere buone intenzioni.
Love di Roddy Doyle
È la bellissima storia di un’amicizia, quella tra Davy e Joe che all’età di sessant’anni si ritrovano a parlare del più e del meno e delle loro esistenze. Non si vedono spesso, anche perché hanno preso strade diverse, ma quando si ritrovano è come se il tempo non fosse trascorso. Davanti a una pinta di birra, nella loro Dublino, emergono tutti i loro segreti: da Davy che ha ritrovato la ragazza di cui entrambi si erano invaghiti in adolescenza e per la quale ha deciso di lasciare la famiglia, a Joe che ha sposato la bellissima Faye mai approvata dai genitori. Una narrazione avvolgente che parla di sentimenti, anche quelli meno attesi, un romanzo da leggere pagina dopo pagina per apprezzarne ogni singola riga.
La metà di niente di Catherine Dunne
È tra i romanzi moderni uno dei più belli della letteratura irlandese. La storia sembra così semplice ma è racchiuso nel dolore della protagonista e nelle descrizioni che l’autrice ne fa la forza di questo libro. Ben, da un giorno a un altro decide di lasciare la moglie dicendole semplicemente di non amarla più. Rose è disperata, si ritrova quindi sola con tre figli da mantenere e uno stipendio che non può bastarle. Da una iniziale disperazione, Rose trova in sé la forza di reagire, rincollare i pezzi e ripartire. Dunne intervalla i ricordi del passato con la difficoltà del presente con un romanzo emotivamente fortissimo.
Il bambino con il pigiama a righe di John Boyne
Anche questo è un libro cult della letteratura irlandese ma che ci narra dello sterminio nazista. La storia struggente è quella di Bruno un bambino che gioca in un “giardino” circondato da un recinto. Bruno gioca spesso con il suo amico Shmuel anche se si trova dall’altra parte della palizzata. Peccato che i destini dei due bambini siano totalmente diversi: Bruno è figlio del comandante di un campo di sterminio, Shmuel è un bambino polacco che sta nel lato “sbagliato” di quel terreno. L’epilogo sembra scontato, ma è il modo con cui Boyne racconta la vita e la morte che modifica e riscrive la storia.
Grandi classici irlandesi
L’Irlanda è terra consacrata ai grandi autori dei classici della letteratura inglese. Da Oscar Wilde a James Joyce, da Samuel Beckett a Bram Stoker: molti sono gli scrittori che hanno saputo trarre dalle loro terre l’ispirazione giusta per scrivere storie fantastiche e misteriose.
Ma non solo: si passa dai romanzi di viaggio e di scoperta come la saga di Gulliver di Jonathan Swift fino alle storie introspettive come il classico ritratto di Dorian Gray. E come l’Irlanda è magnetica e una volta visitata si vuol sempre far ritorno, la stessa cosa accade con i suoi scrittori, di cui non si può più fare a meno.
Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde
È quasi impossibile non conoscere Il ritratto di Dorian Gray, il romanzo emblema dell’Inghilterra vittoriana e del suo decadentismo. L’esteta Wilde regala alla letteratura irlandese un testo che ha fatto leggenda. Dorian Gray è un rampollo della buona società inglese e non accetta minimamente che il suo corpo subisca l’invecchiamento. Per sopperire all’inevitabile segno del tempo sulla sua pelle, fa una specie di patto con il diavolo, facendosi ritrarre da un grande pittore. Accadrà che a invecchiare sia il suo ritratto e non lui, permettendogli di continuare a dedicarsi ai piaceri della vita.
Ulisse di James Joyce
È il 16 giugno 1904 e il protagonista è Leopold Bloom un venditore di pubblicità. Oltre a lui i personaggi della moglie Molly e Stephen Dedalus si ritrovano alle prese con mille incontri e avventure, che potremmo definire delle vere e proprie piccole odissee. Il romanzo suscitò l’interesse dei più grandi letterati del tempo per la sua scrittura senza punteggiatura, ma anche per la storia di questi personaggi da un lato fortemente “normali e canonici” dall’altro “stereotipati e strani”. È sicuramente uno dei testi che almeno una volta nella vita debbono essere letti.
I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift
Lemuel Gulliver è il protagonista di questo fortunato romanzo di Swift, troppo spesso inserito nella letteratura per l’infanzia ma che in realtà rivela una forte e aspra critica alla società del tempo e al concetto di potere. Gulliver è un medico che approda dopo un terribile naufragio in un’isola, Lilliput, dove i suoi abitanti sono esseri minuscoli. Dopo Lilliput, Gulliver finirà sull’isola di Brobdingnag dove, invece, gli autoctoni sono veri e propri giganti. I suoi viaggi non termineranno qui, finendo in altre isole e cittadine in cui imparerà gli usi e costumi di altri mondi.
Dracula di Bram Stoker
Tra i capolavori della letteratura horror troviamo Dracula di Bram Stoker, anche se anziché di horror dobbiamo parlare di tensione. Stoker riesce, pagina dopo pagina, a creare suspense nei lettori, ansia per i protagonisti che devono cercare di raggiungere la salvezza nonostante la presenza ingombrante di Dracula. Si tratta di uno degli ultimi romanzi gotici, composto per lo più da lettere e diari che i protagonisti si trovano a comporre per sopravvivere al terribile vampiro assettato di sangue. Un libro intenso e che segna la storia e i primi passi di uno dei generi più appassionanti della letteratura.
La magia di William Butler Yeats
William Butler Yeats amava l’universo magico e questo è ben noto a tutti coloro che hanno potuto approcciarsi, almeno una volta, alle sue poesie. Tra salti temporali e il ricordo di persone defunte redivive Yeats trasporta nei suoi componimenti il mondo esoterico e magico che da sempre lo affascinano. Questa sua lirica così pregna di significato, così trascendentale, è stata il suo marchio di fabbrica che lo hanno reso indiscusso poeta magico.
Aspettando Godot di Samuel Beckett
Chiunque sa che Aspettando Godot è il libro dell’attesa. Vladimiro ed Estragone, i due protagonisti della pièce, attendono l’arrivo di Godot, personaggio che per tutta la narrazione sembrerà enigmatico e di cui non se ne comprende propriamente l’entità. Molti i fiumi di inchiostro scritti su questo testo, ma ciò che resta fondamentale è la lettura, nuda e cruda, delle parole di Beckett che rivelano un dialogo lento ma al contempo serrato tra due esseri che indagano la propria esistenza e la presenza del proprio Dio (God in inglese).
Pigmalione di George Bernard Shaw
Da questo testo sono stati realizzati plurimi adattamenti teatrali, fino al celebre approdo cinematografico sotto il titolo My Fair Lady con la bella Audrey Hepburn. La storia che Bernard Shaw propone narra le vicende di una fioraia ignorante che prende lezioni da un professore di fonetica. La giovane diventerà aggraziata ed erudita al punto di diventare principessa, ma perdendo quella schiettezza e autenticità che tanto la caratterizzavano sulla piazza.
Morte di un naturalista di Seamus Heaney
L’opera esce nel 1966 e segna indissolubilmente il grande successo del poeta Seamus Heaney. In questa raccolta il poeta è un ritrattista della natura, che osserva l’inesorabile nascita e morte del mondo che ci circonda, con le paure e gli orrori che possono violentarla, ma anche attraverso la gioia e la bellezza che quotidianamente regala con i suoi colori. La natura è un universo a se stante, che solo attraverso la delicatezza del verso lirico è possibile entrarvi in contatto e, in questo, Heaney ne è il maestro.
L'ultimo settembre di Elizabeth Bowen
L’ultimo settembre racconta dell’Irlanda, specificatamente della Contea di Cork nel 1920 e del tramonto dell’aristocrazia anglo-irlandese durante il conflitto tra IRA e Black and Tans. La storia politica fa da sfondo a quella più propriamente familiare dei Montmorency e i Naylor, i primi ritornati dopo molto tempo nella villa di famiglia riscoprendo quanto sia realmente cambiato dai primi tempi. Un libro che ha permesso a Elizabeth Bowen di essere conosciuta e apprezzata in tutto il mondo a partire dal 1929 quando fu pubblicato e subito approvato dalla critica.
Una pinta d'inchiostro irlandese di Flann O'Brien
Per chi ama un humor nero, una prosa surreale e una trama che si modifica a ogni passo, Flann O’Brien potrebbe diventare l’autore prediletto. Il suo stile inconfondibile ha permesso a generazioni e generazioni di innamorarsi dei suoi romanzi, in cui è sempre complesso definire un’unica trama, poiché la caratteristica principale è di inoltrarsi in un gioco in cui si ha un romanzo nel romanzo. Il divertimento è inoltre assicurato perché i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo, meglio, dietro ogni pagina.
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