Il rapporto tra Poe e Baudelaire è una storia straordinaria che racconta la profondità di una relazione in cui l'autore diventa un confidente e un nume protettore di chi lo traduce. E mostra come l'arte del tradurre possa unire l'ascolto scrupoloso della lingua originale con la cura inventiva per la propria lingua. Di quella vicenda il libro sceglie alcuni passaggi esemplari, che lo stesso Baudelaire aveva voluto raccogliere sotto il titolo di "Abitazioni immaginarie". Si tratta di due racconti di Poe connessi tra loro, "Le terre di Arnheim" e "Il villino di Landor", seguiti da un testo che di quei racconti è come la proiezione teorica "Filosofia dell'arredamento".
Edgar Allan Poe è nato a Boston (USA) nel 1809 da una famiglia di attori girovaghi. Non ebbe modo di conoscerli approfonditamente poiché la madre morì quando ancora era un infante e il padre, alcolizzato, abbandonò la famiglia subito dopo la morte della moglie. Il piccolo Edgar fu quindi allevato da un ricco mercante di Richmond di nome John Allan.
Anche Edgar Allan Poe era solito deliziarsi dell'uso di alcool e gioco d'azzardo, motivo per cui John Allan lo estromise dal testamento.