"Amore mio infinito" è composto di cinque grandi storie d'amore, cinque sequenze narrative di un unico romanzo autobiografico, diviso in due parti. Ogni sequenza è narrata in un particolare registro, con una tecnica diversa. Il libro inizia con "La bambina", dove si racconta l'età del Calippo e, appunto, della bambina "che aveva una faccia come Maria Giovanna Elmi", in una lingua che ha lo splendore intenso del linguaggio infantile. "I coccodrilli" è invece l'età della tragedia familiare, e dell'amore per Maria che "aveva un sacchetto della spesa giallo, una tuta da ginnastica rossa e i capelli neri lunghissimi", ed è scandita dal ticchettio implacabile del tempo che comanda a persone e amori, come il coccodrillo di Edoardo Bennato (e Peter Pan). Ne "Gli anni d'oro del grande Real" la sfida al tempo - oggetto profondo del libro - diventa conto alla rovescia verso il motore immobile, la forza d'attrazione cosmica del bacio d'amore a Silvia, e la narrazione è farcita dei richiami cult dell'epoca in una tenerezza pura rapita nel vortice degli anni perduti. Chiude la prima parte "Caterina Marrone", sulla soglia del mondo adulto, sulla nota tenuta di una solitudine "che mi accompagnava come un vizio che non finisce mai". Nella seconda parte, "L'agitazione cosmica", il narratore ormai adulto osserva piazza Cordusio a Milano e retrocede, o avanza, come il cosmonauta nel finale di "Odissea nello spazio", in un canto dispiegato dove il presente e il passato, il tempo e lo spazio si fondono finalmente e il luogo geografico evoca un condensato psichico enorme, con gesto sciamanico che coincide con un puro atto d'amore e chiude il libro a cerchio, 'infinito'.