I saggi dedicati all'Italia fuori d'Italia sono risultati fra i contributi più stimolanti e originali della "Storia d'Italia" Einaudi. Affidati a grandi studiosi, hanno dato del nostro passato un ritratto insolito, capace di suscitare nuovi interrogativi e indicare inconsueti percorsi di ricerca. Così sono state le riflessioni di Fernand Braudel, poi edite in volume con il titolo "Il secondo Rinascimento"; e queste di Jacques Le Goff, che oggi trovano veste autonoma. In questa importante lezione di storia, Le Goff ci conduce alla scoperta di una vitalità dei centri urbani italiani che, nonostante le spinte centrifughe e un'insuperabile frammentazione politica, connota l'Italia di una sua specificità che la differenzia dai paesi confinanti. Ma ancora, di là dal particolare rapporto fra l'economia mercantile e i sistemi della rendita fondiaria, di là dai particolari cantieri dove nascono un'idea e un gusto per l'arte assolutamente peculiari, l'Italia vista da Jacques Le Goff si rivela soprattutto nel suo ruolo di cerniera fra il mondo cristiano latino, il cristiano greco e il musulmano. Bisanzio, il Mediterraneo, e ancora, i "fratelli esclusi", gli ebrei, diventano i luoghi e i soggetti di indagini ulteriori alla ricerca di una più approfondita storia d'Italia.