Nel libro di Bonini tutto è di primissima mano. E non vediamo solo 'gli altri', i prigionieri di Al Qaeda, ma anche i militari americani, le donne e gli uomini condannati a loro volta a fare da carcerieri, con la loro umanità. Ci sono tutte le tessere di un mosaico contraddittorio e vivissimo. I dettagli vividi della vita quotidiana (come la saga surrealcomica del cibo) in un campo di prigionia, che ha visto decine di tentativi di suicidio, si sposano agli elementi di scenario politico economico e militare, al rapporto tra lotta al terrorismo e libertà individuali, alle ripercussioni che la ferita di Guantanamo ha sulla politica e sulla coscienza Usa. In appendice, tutti i testi normativi dell'Amministrazione Bush, che costituiscono un 'novum' giuridico ancora da interpretare.