Attraverso lettere, telefonate sentite per caso, e-mail e sms, Franca Valeri compone un ritratto caleidoscopico del "femminile" che attraversa il tempo. C'è un'amica che scrive a un'altra, chiedendole di badare alla sua bambina Ciprianina - e di sbrigare un numero esorbitante di commissioni, mentre lei è allegramente a spasso per la città con il marito dell'altra (premurandosi, naturalmente, di farglielo sapere). C'è una tenera ragazzina che scrive a Montgomery Clift, informandolo che si chiama proprio come il suo cappotto e che sarebbe bello se lei potesse indossarlo. E una mamma che scrive al figlio adorato per demolire con metodo la sua fidanzata, fingendo di esaltarne le doti. Franca Valeri compone un formidabile mosaico di donne - soprattutto borghesi - attraverso le sublimi cattiverie e le paradossali ingenuità che sfuggono loro di bocca o che, ad ogni età, si trovano a mettere per iscritto. Amiche d'infanzia, amanti atroci e figlie si scambiano scritti teneri o sfacciati, lettere d'amore calde, folli e crudeli, si perdono in soliloqui durante la manicure, inviano messaggini innocenti o terribilmente astuti. Con l'aggiunta di nuovi brani dedicati alle donne del nostro tempo, Franca Valeri integra il libro uscito per Longanesi nel 1960. Per un ritratto sempre più vero, sempre più comico di tre generazioni di donne.