Ricardo conosce la "ragazza cattiva" da adolescente, a Lima, e per trent'anni la rincorre in lungo e in largo per il mondo, colpito da un amore folle e sconsiderato. Lei ama nascondersi sotto false identità, è sempre in fuga da qualcosa, irretita da ideali politici, alla ricerca di libertà, ma anche di patrimoni da depredare. La rincontra a Parigi, dove lei è di passaggio, guerrigliera della MIR destinata all'addestramento a Cuba: sull'isola seduce un capo castrista, poi un diplomatico francese che la riporta con sé in Europa. Seduce poi un benestante inglese, per poi finire con un mafioso giapponese, che la devasta nel morale e nel fisico con ripetute, terribili violenze sessuali. Ogni volta Ricardo è lì a proteggerla. E ogni volta lei riprende la sua via di fuga.
Estrema contrapposizione tra amore romantico e materialismo. Una triste vicenda fin dall'inizio dove è chiaro il pensiero dello scrittore che mette in guardia il lettore sulle possibili conseguenze del lasciarsi trascinare dalle debolezze e dalla crudeltà estrema non calcolata.
Avventure della ragazza cattiva
jimmydoyle - 29/10/2014 18:45
4/
5
Una vita spesa a rincorrere un amore maledetto, un sentimento tanto forte per cui Ricardo rinuncia alla propria dignità pur di anelare l'utopia di una donna feroce e splendida che sempre lo fugge. Sullo sfondo dei più importanti movimenti socio-culturali della metà del secolo scorso (le ascese al potere dei regimi dittatoriali in Sudamerica, la Londra hippy e la Parigi bohemienne), si susseguono le vicende di questo personaggio controverso, tanto anonimo e ordinario nel quotidiano quanto testardamente risoluto in questo suo unico motivo d'esistere, che, nell'arco di oltre trent'anni, lo trascina assurdamente verso un fondo che non ha mai fine. Un declino meravigliosamente reso ed esaltato da una tale moltitudine di contesti da renderlo luminoso e raro, proprio come la persona che mi ha regalato questo romanzo.
trivia75 - 11/09/2016 07:41
jimmydoyle - 29/10/2014 18:45