Simonetta Agnello Hornby ha sempre legato la professione di avvocato e la passione per la scrittura all'impegno per sostenere le cause dei minori, le vittime di violenza domestica e gli emarginati. Nata in Sicilia ma vissuta per molto tempo a Londra, ha pubblicato il suo romanzo d'esordio, il bellissimo La Mennulara, a 57 anni. I suoi libri successivi, come Boccamurata e Caffè amaro, sono diventati best seller internazionali tradotti in venticinque lingue. Con il suo libro, Nessuno può volare, si è affacciata sulla scena letteraria per affrontare il tema della disabilità, di cui soffre anche suo figlio, e per farlo sceglie l'insolita lente della cultura, dell'arte, della storia e della loro immortale bellezza. Nel libro il tempo è scandito da un viaggio a due dalla Sicilia a Londra – attraverso l’arte e l’architettura italiane ma anche gli incontri con altre persone che hanno saputo fare della loro condizione uno stimolo a vivere in modo ancora più intenso – e si traduce in una riflessione che si estende più in generale alla bellezza e al senso della vita.
Il suo ultimo libro, Era un bravo ragazzo, edito da Mondadori, è ambientato (ovviamente) in Sicilia e racconta una vicenda familiare, specchio della società negli anni '80.
Era un bravo ragazzo, l'ultimo libro di Simonetta Agnello Hornby
Il libro racconta la storia di due amici, Giovanni e Santino, che crescono nella Sicilia occidentale tra sogni di riscatto e ambizioni. Giovanni diventa un avvocato raccomandato, mentre Santino si impegna nell'edilizia. Entrambi fanno ottimi matrimoni e prosperano negli anni '80, ma vengono risucchiati in una spirale di corruzione e violenza legate al mondo dell'edilizia e della mafia. Le loro mogli, Anna e Margherita, cercano di influenzarli, ma il potere della famiglia e il desiderio di tornare alle loro radici dominano la storia. Il libro offre una visione dell'influenza della mafia sull'economia dell'isola, ma è soprattutto una riflessione sul potere della famiglia e sull'identità radicata nella terra.
Piano Nobile
Ambientato nella Palermo del 1942, è una vicenda appassionante e intrigante, specchio e voce di una società che l'autrice desidera raccontare con schiettezza. Sullo sfondo della Seconda guerra mondiale, una famiglia - ignara dell'imminente morte del barone Enrico Sorci, capostipite - è protagonista di vivaci dibattiti, che offrono testimonianza e visione delle contraddizioni più acute.
Siamo Palermo, con Mimmo Cuticchio
Uscito nel 2019, Siamo Palermo, scritto con Mimmo Cuticchio, racconta la Palermo della guerra, la Palermo vista dal mare e attraverso le trasparenze delle acque dolci che ancora la attraversavano, la Palermo della ricostruzione selvaggia, la Palermo dei morti per mafia. Simonetta Agnello Hornby e Mimmo Cuticchio si sono incontrati in anni recenti, ne è nata un'amicizia, ne è nata un'intesa che ha destato la visione a due voci di Palermo, Capitale italiana della Cultura 2018.
Nessuno può volare
I ricordi di un’infanzia circondata da tante persone diventano, in Nessuno può volare, piccoli e insoliti ritratti che esprimono la consapevolezza che si è “tutti normali, ma diversi, ognuno con le sue caratteristiche, talvolta un po' strane”. Così facciamo la conoscenza della cugina Ninì (sordomuta), della bambinaia ungherese Giuliana (zoppa), della "pizzuta" prozia Rosina (cleptomane). Tra questi personaggi, descritti nella loro quotidianità, fa capolino anche il figlio di Simonetta, George, che a quindici anni scopre di avere la sclerosi multipla e tuttavia non smette di amare la vita.
Caffè amaro
Su uno sfondo storico accuratamente ricostruito, quello della Sicilia nella prima metà del Novecento, Hornby insegue con la sua scrittura ricca e avvincente le vicende della protagonista Maria, raccontandone l’erotismo, le scelte poco convenzionali e l’anelito all’autodeterminazione.
Boccamurata
Ancora una volta al centro della scrittura di Simonetta Agnello Hornby vi sono la Sicilia, colta nel declinare di convinzioni assodate, e la famiglia, intesa come covo di valori innominabili. Oscuri moventi, passioni amorose, lotta per “la roba”: quanto più la storia si apre a inattesi sviluppi nel presente, tanto più il passato viene illuminato da una nuova, inattesa luce.
Un filo d'olio, tra romanzo e ricettario
28 ricette assaporate durante l’infanzia, e per questo destinate a rimanere per sempre indelebili nella memoria. Un filo d’olio racconta un mondo lontanissimo, ma vivo e pieno di sapori. A metà tra un ricettario e un romanzo evocativo, questo libro descrive tempi e luoghi attraverso la cucina della Sicilia negli anni Cinquanta.
Il pranzo di Mosè
Simonetta Agnello Hornby apre le porte della casa di Mosè, la tenuta dove da cinque generazioni la famiglia materna trascorre l'estate. Simonetta mette ogni nuovo venuto a proprio agio; ha imparato, aiutando la madre e la zia, l'arte dell'accoglienza e del convivio. A Mosè si cucinano ancora oggi i prodotti dell'orto e quanto offerto dalla fattoria, utilizzando l'olio dell'antico uliveto che copre i fianchi della collina. Il tavolo della sala da pranzo continua ad allungarsi e restringersi per accogliere gli ospiti.
Gli altri libri di Simonetta Agnello Hornby
Anche gli altri libri di Simonetta Agnello Hornby sono stati tradotti in vari Paesi e hanno vinto numerosi premi. Per citare solo alcuni altri suoi successi, La Zia Marchesa, ambientato nella Sicilia dell’Ottocento; Il veleno dell’oleandro, una saga familiare ricca di colpi di scena e digressioni temporali che gettano nuova luce sulle vicende presenti; Vento scomposto, romanzo giudiziario nel quale l’autrice abbandona l’ambientazione siciliana per far posto alla Londra moderna. La capitale inglese è peraltro protagonista di La mia Londra, originalissima guida alla città ma anche gustoso memoir. Sempre con una forte componente narrativa, la Hornby ha inoltre pubblicato libri legati all'arte (Camera obscura, sulle fotografie di Lewis Carroll) e alla cucina (oltre a Un filo d’oro e Il pranzo di Mosè vanno citati La cucina del buon gusto e l'ebook La pecora di Pasqua).
Gli audiolibri di Simonetta Agnello Hornby
Simonetta Agnello Hornby è una scrittrice, avvocatessa e docente italiana, nata a Palermo il 23 novembre 1945. Cresciuta in una famiglia della borghesia siciliana, ha studiato Giurisprudenza all'Università di Palermo e, successivamente, si è trasferita in Inghilterra, dove ha esercitato la professione di avvocato specializzandosi nella tutela dei minori e delle famiglie in difficoltà.
Nel 2002 ha esordito nel panorama letterario con il romanzo La Mennulara, che ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica, vincendo diversi premi prestigiosi. Questo libro, ambientato nella Sicilia del dopoguerra, ha segnato l'inizio della sua carriera da scrittrice e ha rivelato il suo talento nel raccontare storie ricche di intrecci familiari e sociali.
Nel corso degli anni ha pubblicato numerosi romanzi e saggi, tra cui La zia Marchesa (2004), Boccamurata (2007), Il veleno dell’oleandro (2013) e Caffè amaro (2016), molti dei quali esplorano le tradizioni e le contraddizioni della società siciliana. Oltre alla narrativa, ha scritto opere sulla giustizia minorile e sulla sua esperienza nel campo legale, dimostrando un forte impegno sociale.
Il suo stile narrativo, caratterizzato da una prosa elegante e dalla capacità di intrecciare storie personali con il contesto storico e sociale, l’ha resa una delle voci più apprezzate della letteratura contemporanea italiana.
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