Geralt di Rivia è uno strigo, un assassino di mostri. Ed è il migliore: solo lui può affrontare un basilisco, sopravvivere a un incontro con una sirena, sgominare un'orda di goblin o portare un messaggio alla regina delle driadi, fiere guerriere dei boschi che uccidono chiunque si avventuri nel loro territorio... Geralt però non è un mercenario senza scrupoli, disposto a compiere qualsiasi atrocità dietro adeguato, compenso: al pari dei cavalieri, ha un codice da rispettare. Ecco perché re Niedamir è sorpreso di vederlo tra i cacciatori da lui radunati per eliminare un drago grigio, un essere intoccabile per gli strighi. E, in effetti, Geralt è lì per un motivo ben diverso: ha infatti scoperto che il re ha convocato pure la maga Yennefer, l'unica donna che lui abbia mai amato. Lo strigo sarà dunque obbligato a fare una dolorosa scelta: difendere il drago e perdere Yennefer per sempre, o infrangere il codice degli strighi pur di riconquistare il suo cuore...
I libri fantasy non sono la mia lettura preferita, ma questo racconto mi ha appassionata. Speravo in un seguito, ed eccolo. Il protagonista è disprezzato e temuto, ma è utile per salvare le situazioni, quando le cose si mettono male. In questa storia lo conosciamo nel suo presente. Buona parte dei personaggi presenti nel libro li abbiamo conosciuti nel libro prededente, e spero li ritroveremo in quelli futuri.
Anonimo - 13/08/2011 10:34