I segreti, a Washington, hanno vita breve. Tranne uno, rimasto inviolato per oltre trent'anni: l'identità di Gola Profonda, la fonte confidenziale che aiutò i giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein a far scoppiare il caso Watergate nel 1972. Oggi, però, è lo stesso Woodward a svelare l'appassionante e sorprendente vicenda delle sue lunghe e intricate relazioni con W. Mark Felt, l'enigmatico ex numero due dell'FBI che contribuì a far cadere la presidenza Nixon. "La talpa del Watergate" è innanzitutto la ricostruzione, nelle pieghe più segrete, di un legame cominciato casualmente in un'anticamera della Casa Bianca, passato attraverso gli incontri notturni nell'oscurità di un garage sotterraneo durante l'inchiesta e il terremoto dello scandalo Nixon, fino al momento in cui, decenni dopo, Felt è uscito dall'ombra per rivelare il suo vero volto. Ma l'autore racconta anche i tormenti di un patriottico dirigente in carriera del Federal Bureau, trovatosi sotto il fuoco incrociato in una guerra di potere quando Nixon e i suoi cercarono di nascondere i propri crimini controllando proprio l'agenzia. E spiega che cosa spinse Felt a diventare non solo l'uomo in grado di confermare le informazioni raccolte dai due cronisti ma anche colui che dava un significato all'operazione anticorruzione in atto nella capitale. Un libro che non è solo un'inchiesta storica e politica con risvolti da thriller, ma anche il memoriale di un ex ufficiale della marina diventato reporter quasi per caso e responsabile di uno degli scoop più clamorosi della storia del giornalismo.
Con un intervento di Carl Bernstein.