Di te all'infinito mia amata «Rose»

Una passione esaltante, indimenticabile, forse insensata, è riportata in vita dai ricordi di un uomo, Alessandro, che ha amato intensamente, emotivamente, in modo coinvolgente quella donna, l'amante di un tempo, Rose. Nonostante la sua tarda età, per un miracolo improvviso la fa rinascere, magari per la magia dell'amore o della sua smisurata immaginazione. Ricorda la sua innamorata attraverso queste pagine, con la forza della passione rimasta immutata, straordinaria, magari spinta in maniera estrema, tale da risentirla, rivederla materialmente accanto. La chiama, la invoca, la scorge e lei poi scompare. Riappare, come se danzasse solo per lui, con quel suo vestito rosso trasparente, sulle note di un pianoforte, l'eterna armonia della passione. Insieme rivivono intensi attimi d'amore, le ansie, i brividi, le sollecitazioni, le sensazioni, il piacere dei sensi, su quei corpi rimasti inappagati da troppo tempo. Quando vuole, Rose l'amata, l'amante, arriva, come un vortice d'amore, di luci, di ardori: quelli del sentimento rimasto intatto, mai affievolito, come ossessione benigna che si placa solo nell'abbraccio, nell'abbandono ideale dei sensi. Che duri un attimo o un'eternità? Chi può dirlo?

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