Dagli anni Settanta a oggi Steve Jobs ha rivoluzionato l'informatica, il cinema d'animazione e la musica digitale con creazioni che non sono solo campioni di vendite, ma veri e propri oggetti di culto. Non c'è quindi da stupirsi se molti lo venerano come un dio. Oltre che per le geniali intuizioni, Jobs è famoso per la personalità a dir poco difficile: grandissimo egocentrico, fanatico del controllo, autentico sociopatico, di lui si è detto questo e altro. Ma chi è il vero Steve Jobs? Qual è il segreto del suo successo? Questo libro lo spiega addentrandosi nella mente del "papà" del business più clamoroso dei nostri tempi. Jobs è uno spirito elitario ma i suoi prodotti sono "a prova di stupido". E pessimo nel gestire i rapporti umani, eppure riesce a circondarsi dei migliori collaboratori di caratura internazionale. Si professa buddista e antimaterialista ma sforna oggetti di massa dalle fabbriche asiatiche e li promuove grazie a un'impareggiabile padronanza dello strumento di comunicazione più "grossolano", la pubblicità. Da questa lunga serie di contraddizioni Jobs ha tratto una filosofia di business che ha portato la sua azienda a conquistare impensabili traguardi in nuovi mercati, attraverso una reale pratica dell'innovazione. Dalla nascita del primo Mac a quella dell'I-Phone, l'autore ripercorre le tappe della vita professionale e privata di Steve Jobs, in una biografia che è anche fonte di spunti per creare il proprio stile di management vincente.
La nostra recensione
Il principe dell'informatica
C'è più di un buon motivo per scrivere un libro su Steve Jobs. Innanzitutto, parliamo dell'uomo che ha fatto risorgere la Apple, triplicando il fatturato di un'azienda che circa dieci anni fa era in procinto di dichiarare bancarotta (senza dimenticarsi che lui stesso l'ha fondata e successivamente abbandonata nel 1985, a causa di pesanti divergenze con il CEO John Sculley). A lui è legato il successo dell'iPod, il cui nome ha letteralmente sostituito quello di "lettore mp3", affermazione che da sola è tutto dire. L'iPhone sembra seguire lo stesso clamoroso successo, con esperti dell'hi-tech che già parlano di era pre-iPhone e post-iPhone. Qualsiasi prodotto lanciato dalla Apple di Jobs sembra posseduto da una forza magica che lo porta ad essere acquistato.
Poi non bisogna dimenticare che è sempre lui il fondatore della Pixar, lo studio cinematografico specializzato in computer grafica, acquistato da Disney per ben 7,4 miliardi di dollari e che fa di Jobs il maggior azionista privato della Disney. I suoi film hanno rivoluzionato il mondo dei cartoni animati tanto che qualcuno considera Steve Jobs "il Walt Disney del suo tempo".
Una carriera mica male, quindi, soprattutto se parliamo di un uomo partito dal nulla: ha fondato la Apple con i soldi ricavati dalla vendita del suo furgoncino Volkswagen! L'immagine che si ha di lui adesso è quella del perfezionista, del maniaco del packaging e del design, ma gli si associa anche una personalità instabile, egocentrica e presuntuosa, di sfruttatore dei suoi dipendenti. In "Nella testa di Steve Jobs", Leader Kahney riesce a portare luce sull'immagine di un uomo per certi versi incomprensibile e misterioso. E lo fa ripercorrendo la sua carriera, ma soprattutto parlando della sua filosofia di vita. Dopo aver letto questo libro, Steve Jobs non avrà più segreti. Attenzione solo alla voglia irresistibile di comprare uno dei suoi prodotti, che vi prenderà in un lampo durante la lettura. Tiziano Gagliardo