Reggia d'Alcinoo nell'isola dei Feaci; Ulisse fa per ore resoconto del proprio viaggio e così instaura con quanti lo ascoltano un quasi magico rapporto di tensione. Dall'oralità di Ulisse all''homo mediaticus' di oggi costante è il dato antropologico della narrativa, la domanda di racconto come ansia di trascendimento a vincere stress e noia. Quando il bisogno di racconto incrocia la funzione informativa e dunque il dovere di veridicità, quando poi s'impongono le dimensioni della società di massa, l'avventura della comunicazione di attualità si ingigantisce. Le danno corpo possibilità e rischi, valenze culturali, politiche, economiche, tecniche. Anche la percorrono problematiche sempre più impegnative di etica civile e non civile soltanto. Se la pratica dei media ha una sua ardua dignità è in virtù di questo spessore. All'espansionismo travolgente dell'Undecima Musa seguirà tramonto o nuova aurora di civiltà? E' uno degli interrogativi del nostro tempo. Vecchio giornalista, l'autore può solo prospettarlo.