Il problema dell'individuazione, ossia la giustificazione della possibilità ontologica e della pensabilità logica dell'individuo, è una questione che, sebbene sia presente in nuce nella filosofia antica, assume la sua fisionomia di problema autonomo e circoscritto nello svilupparsi della Scolastica medioevale, in particolar modo dalla metà del XIII secolo in avanti. Nella quinta delle sue Disputazioni metafisiche (1597), opera capitale della filosofia moderna, Francisco Suárez propone una trattazione sistematica del problema dell'individuazione, prendendo le mosse dalle dottrine elaborate al riguardo da Tommaso d'Aquino, Giovanni Duns Scoto e Guglielmo d'Ockham. La soluzione proposta dal gesuita spagnolo, sorta di sintesi della tradizione scolastica sull'argomento, non è esente da difficoltà, come i curatori di questa prima traduzione italiana mettono bene in luce nell'introduzione. Tuttavia, le oscillazioni di Suárez sull'argomento, nonché l'acutezza delle sue osservazioni, rendono questa quinta Disputazione un classico della tradizione metafisica, mostrando al lettore la centralità che la quaestio de principio individuationis riveste nella filosofia classica. Prefazione di Antonello D'Angelo.