Nei discorsi ai suoi discepoli, Osho si è praticamente interessato di tutto ma, in particolare, ha commentato i testi sacri delle più importanti religioni. Il "Tao-Te-Ching" di Lao Tzu è una delle opere fondamentali di conoscenza di sé e del mondo, alla quale già numerosi autori hanno dedicato il proprio commento. Il commento di Osho, tuttavia, rappresenta qualcosa di veramente unico. Il testo di Lao Tzu costituisce soprattutto un pretesto, un supporto dal quale partire verso insegnamenti nuovi, veri, profondi e limpidi allo stesso tempo. Osho cita e collega tra loro esperienze e testi di centinaia di autori e di maestri, per trame un qualcosa di totalmente nuovo e originale. Ai suoi discepoli egli dice: "lo non vi insegno nulla; mi limito a distruggere le vostre domande... Rispondendo, non voglio che con le mie risposte riempiate il vuoto lasciato dalle domande. Quando gettate via la domanda, gettate via anche la mia risposta...". E ancora: "Vivi la vita totalmente, nella sua totalità, in tutte le sue dimensioni, qualunque cosa tu faccia, falla totalmente: solo così puoi raggiungere l'armonia".
Osho è nato a Kuchwada l'11 dicembre 1931 ed è stato uno dei più grandi maestri spirituali orientali. Il suo nome di nascita è Chandra Mohan Jain che modificò ufficialmente in Osho Rajneesh il 7 gennaio 1989. Conosciuto come “solo” Osho, ebbe una carriera accademica in ambito filosofico notevole finché non decise di abbandonarla per dedicarsi totalmente al mondo spirituale, divenendo uno dei più grandi maestri.
Alla base del suo pensiero vi sono l'amore e la libertà che confluiscono e