Sette personaggi, cinque uomini e due donne, coinvolti nelle medesime avventure di gioco, trasgressione, droga, terrorismo, violenza, passione e divertimento, finiscono davanti a un commissario di polizia a raccontare, confidenti e bugiardi, generosi e meschini, ognuno la propria storia. Rugarli disegna un paradossale e grottesco ritratto dell'Italia di fine secolo: un paese balordo, rimbecillito di fronte alla pubblicità e ai mass media, ma al tempo stesso ricco di estro e fantasia, nel quale, anzi, sogno e realtà si mescolano e si confondono al di là di ogni immaginazione.
E' un libro meraviglioso e avrei voluto non finisse mai!! La trama è avvincente e ti tiene con il fiato sospeso fino alla fine (e che poesia quella fine!!), la caratterizzazione dei personaggi è geniale, lo stile è originalissimo..Leggendolo ho riso alle lacrime (c'è un umorismo finissimo che attraversa tutto il romanzo), mi sono emozionata di mille emozioni (sorpresa, compassione, rabbia, commozione) e mi sono fatta tante tante domande su questa povera Italia dei nostri giorni...Insomma a tutti quei lettori che, come me, spesso restano perplessi di fronte a certi insipidi best-seller e cercano qualcosa di più e di diverso, lo consiglio con tutta me stessa. (.. questo si era capito!!)
Anonimo - 09/02/2002 21:08