Il narratore di questa storia, ormai stanco e in età avanzata, riavvolge il filo di due vite opposte e parallele che dal 1892 al 1897 sono corse vicine: la sua, da semplice impiegato e segretario alla Società Geografica, e quella di Vittorio Bottego, esploratore in preda alla brama di vivere, sempre pronto alla sfida, adorante ammiratore di Stanley e della sua avventura africana tanto da farsene emulo arruolandosi come volontario al seguito delle truppe italiane in Abissinia dopo il massacro di Dogali. Da studioso di carte e diari ma anche da testimone, il narratore rievoca gli ultimi cinque anni di vita del capitano Bottego: intemerato e vincente esploratore del Giuba, ben deciso a portare a termine una seconda missione ancor più azzardata per svelare il mistero del corso del fiume Omo. Impresa il cui destino si intreccerà con quello della disfatta italiana ad Adua, fino alla tragica morte di Bottego in un'imboscata. Il ritratto di un uomo disposto a tutto pur di realizzare la propria vita.
Una vita all'estremo. L'impresa dell'esploratore Vittorio Bottego
Enrico Maria De Toma - 10/09/2021 12:44
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Libro molto deludente, nonostante la storia avventurosa di Bottego e delle sue esplorazioni offrisse ben altre opportunità per un romanziere. Il testo è appesantito da una sintassi discutibile, dove abbondano ripetizioni e cacofonie e l'uso della punteggiatura disorienta il lettore (le frasi di cinque o sei righe senza una virgola non si contano). Sconcertanti, poi, gli errori tipo l'insistenza nel chiamare la lingua etiopica, cioè l'Amarico, come "Aramaico", che era invece in uso in Medio Oriente ai tempi di Gesù! Poi non lamentiamoci se gli Italiani leggono poco e conoscono male la propria Storia...
Enrico Maria De Toma - 10/09/2021 12:44