Attraverso un ampio saggio introduttivo e una singolare antologia di testi, questo volumetto presenta una ricostruzione di talune immagini esemplari dell'aldilà, proposte nei secoli dalle tradizioni d'Oriente e d'Occidente, a partire dall'ottica dantesca. Ciò spiega il senso dell'espressione: da Dante agli Egizi. Assumendo il punto di vista dantesco sull'aldilà come quello più ricco, complesso e illuminante, i curatori dell'opera procedono infatti a ritroso: muovono così dagli Egizi, e continuano poi con l'Antico Testamento, i classici greci (non disponibili, salvo eccezioni, all'epoca di Dante) e romani, i testi patristici e scolastici, quasi in un lavoro di scavo nelle fonti - dirette e indirette - che hanno contribuito a formare l'incomparabile aldilà di Dante, così autenticamente cattolico e così fervidamente umanistico da inglobare, forse, nei tre regni che superano la morte tutte quante le forme di divinità e di simbolo apparse presso le antiche civiltà.